Sono molto appassionata di cucina. Mi piace dilettarmi nella preparazione di panificati, di lunghi lievitati con lievito madre (tipo panettoni, focacce, veneziane), di dolci, di pizze e di tutto ciò che di buono ci propone la cucina italiana. Da subito ho coinvolto le mie bambine in cucina e ho sperimentato questa nuova formula di fare logopedia, cucinando.

Ho notato che stimolando il linguaggio in qualcosa che si fa quotidianamente, come cucinare, i risultati arrivano prima e le strutture sintattiche o i suoni su cui si sta lavorando in produzione vengono appresi efficacemente con minor sforzo.

Naturalmente non tutti i bambini sono interessati a cucinare, però gran parte non vede l'ora di mettere le mani in pasta e aiutare i genitori in qualcosa di cui poi potranno dire "L'ho fatto io!".

Una cosa fondamentale da conoscere per stimolare adeguatamente i vostri bambini è il loro grado di sviluppo, quindi quali suoni mancano nell'inventario fonetico, qual è la lunghezza della frase, ecc. Vi ricordo che potete iscrivervi al corso asincrono "Lo sviluppo del linguaggio" per sapere come capire a che punto è il linguaggio di vostro figlio.

Un'altra cosa che vi suggerisco è quella di far sperimentare e di lasciare spazio ai vostri bimbi, in questo modo faranno un'esperienza multisensoriale e ne trarranno tanti benefici, non solo dal punto di vista linguistico.

E, in ultima, ricordatevi di fare delle foto ai vostri figli mentre vi aiutano. Vi consiglio poi di stamparle e mettere in ordine le sequenze assieme a loro. Aiutate a raccontare ciò che hanno cucinato usando i nessi temporali (prima, poi, mentre, alla fine, ecc.)

Sarà una bellissima esperienza, ne sono certa.