Attività/giochi per bambini

Coniglietti o ovetti

Con questo gioco si allena la percezione visiva, il problem solving, la logica e la capacità attentiva in velocità. La percezione visiva è la capacità del nostro cervello di identificare, riconoscere, intuire e interpretare le informazioni visive che arrivano al sistema nervoso centrale tramite gli stimoli visivi. Essa influisce su vari aspetti dello sviluppo, comprese quelle di apprendimento.


Ti consiglio di plastificare il materiale e di attaccare le uova su dei cartoncini per facilitare la prensione ai bambini.

Dadi natalizi


In base all'età, con questi dadi si andranno a stimolare varie abilità: morfosintattica, metafonologica, ortografica.


Al secondo anno della scuola dell'infanzia si andrà a lavorare sulla frase. Si chiederà al bambino di costruire una frase con la parola scritta.


Al terzo anno della scuola dell'infanzia e al primo della scuola primaria si stimoleranno le abilità metafonologiche.

Le abilità metafonologiche consistono nella capacità di riconoscere e percepire per via uditiva i singoli suoni che compongono le parole e intervenire su di essi, ossia la capacità di riflettere sulle parole indipendentemente dal loro significato. Questo si traduce in: "Sofia, dimmi una parola che inizia con PA" "Che parla ti viene in mente che inizia con M?" ecc.


Al secondo anno della scuola primaria, con questi dadi, si potrà lavorare su alcune regole ortografiche di digrammi e trigrammi, che tradotto significa: "Ethan dimmi una parola con GN" "Pigna".

Con questo dado si stimola la produzione morfosintattica.

Con questo dado si stimolano le abilità metafonologiche (inizio delle parole: metafonologia globale)

Con questo dado si stimolano le abilità metafonologiche (inizio delle parole: metafonologia analitica)

Con questo dado si stimolano le abilità ortografiche (parole che contengono digrammi, parole con doppie e senza doppie)

Pupazzi di neve

Come si gioca?

Si consegna ad ogni bambino un pupazzo di neve grande e 5 bottoni colorati. Si mescolano le carte raffiguranti i pupazzi piccoli e si mettono al centro del tavolo coperte. A turno si gira una delle tessere raffiguranti una “situazione” che i giocatori dovranno replicare sul loro pupazzo di neve grande posto di fronte a loro. Chi per per primo disporrà i bottoni nell'ordine esatto in cui sono raffigurati nella carta, vincerà il turno.

Per rendere il gioco più complesso...

Per rendere più difficile il gioco si possono consegnare ad ogni bambino due pupazzi grandi e 10 bottoni e ad ogni turno si girano due carte. Il bambino dovrà replicare entrambe le "situazioni" che visualizza sulle carte.

Cosa si stimola?

Con questo gioco si allena la percezione visiva, il problem solving, la logica e la capacità attentiva in velocità. La percezione visiva è la capacità del nostro cervello di identificare, riconoscere, intuire e interpretare le informazioni visive che arrivano al sistema nervoso centrale tramite gli stimoli visivi. Essa influisce su vari aspetti dello sviluppo, comprese quelle di apprendimento.

Da che età si può proporre?

Mia figlia Sofia, 3 anni, lo adora. Ma in generale, lo proporrei dall'ultimo anno della scuola dell'infanzia in su.

Buon divertimento!

Gioco pupazzo di neve più facile

Gioco pupazzo di neve più difficile

Foglie


Seguendo la linea di pensiero di Maria Montessori, che ha come obiettivo l'esplorazione dell'ambiente attraverso i cinque sensi, ho pensato di creare questo materiale che stimoli varie abilità del bambino.


Come avrai visto nelle stories di Instagram, pochi giorni fa io e le mie bambine siamo andate nel bosco a raccogliere le foglie. Da lì è nata l'idea di creare questo KIT DI LAVORO.

Gli obiettivi sono:

- lessico (parole nuove)

- abilità matematiche

- attenzione visiva

- alternanza del turno

- grafismo

- motricità fine

Mele

In novembre io e le bambine siamo andate a raccogliere le mele insieme ai nonni. Un'esperienza che ha permesso loro di apprendere moltissime informazioni: che si raccolgono solo le mele mature, che quelle marce si buttano via, che ce ne sono di tantissimi tipi, che una volta raccolte dalla pianta si appoggiano dentro una cesta, non si lanciano perché altrimenti si ammaccano, ecc.

Una volta tornate a casa, le abbiamo messe al buio e al fresco. Quel giorno ho pensato di creare delle attività piacevoli per far loro apprendere tante altre cose. Prima le abbiamo tagliate e osservate, poi insieme abbiamo fatto una stupenda torta di mele e alla fine abbiamo giocato con le attività che ho creato io.

La raccolta delle mele nel frutteto dei nonni

Le mele nel cesto

Le mele tagliate

La torta di mele

Le parti della mela: picciolo, buccia, polpa, calicina, seme. Secondo Maria Montessori l'esperienza aiuta molto il bambino nell'apprendimento. Qui vi propongo una carta da stampare gratuitamente che mostra tutte le parti della mela.

Ecco il racconto delle mele: dalla raccolta alla preparazione della torta. Potete proporla ai bambini prima raccontandola voi e poi mescolando le carte e chiedendo di metterle in ordine e di raccontarla.

Qui la descrizione di ogni vignetta.

Il memory delle mele: 8 carte da stampare in doppia copia, incollare su un cartoncino e ritagliare. I bambini si divertiranno un mondo a trovare la coppia dello stesso colore.

Persone

Queste carte sono utili per lavorare sull' ATTENZIONE e sulla MEMORIA, oltre che su altre abilità cognitive.

Il gioco che ti propongo è questo: forma più frasi per far capire al bambino di quale figura si sta parlando.

Le frasi che si possono formare sono del tipo:

"La persona ha i capelli scuri "

"La persona ha un cappello in testa"

"La persona ha qualcosa in mano"

"Chi è?"


Sì, è proprio come "Indovina chi". Si può giocare anche in più persone. Basta che ognuno abbia davanti tutte le figure.